PROGETTO
Anche questa edizione, in continuità con le precedenti, è dedicata all’ambiente: motore primario è l’esperienza della presidentessa Raffaella Midolini che in seguito ad alcune escursioni sul monte Everest, ha potuto constatare personalmente il problema dei rifiuti derivati dalle escursioni alpinistiche.
Seguendo le iniziative nepalesi nate per far fronte ai rifiuti presenti sulla catena hymalaiana, che vedono al centro il riutilizzo dei rifiuti da parte di artisti locali e stranieri per realizzare opere d’arte che rivitalizzino l’ambiente e non lo danneggino, in Raffaella Midolini è sorta una naturale assonanza al progetto del Premio Midolini. Fil Rouge è l’intento di mostrare come sia possibile cambiare la percezione delle persone sulla gestione degli oggetti di scarto e sulla loro rigenerazione, trasformandoli in preziose opere d’arte, generando così occupazione e reddito, oltre che una sostenibile riqualificazione
dell’ambiente.
Il premio, centralizzando dunque questa attenzione all’ambiente, suggerisce l’immaginario della vetta e l’altitudine come riferimento di un percorso di rigenerazione del territorio.