Massimo Clemente

Clemente Massimo, nato il 29-07-1963 a Cividale del Friuli. Diplomato disegnatore tecnico del mobile e dellarredamento. Designer di complementi darredo e di interni, per molti anni project manager per aziende del settore del mobile. Nel 2019 crea Savalon Project dando vita ai Graffi alla naturautilizzando un semplice rastrello da giardino. Sulla battigia traccia forme darte temporanea che non seguono schemi predefiniti, ma gesti spontanei di pura libertà e armonia con la natura. Per dare longevità ai graffi, utilizzando tecniche miste, in studio artistico crea opere materiche in contrasti cromatici e volumetrici. Le sue creazioni sono state ospitate per diverse installazioni, volte a ricreare le suggestive emozioni che generano i Graffi alla natura. Dalle prime esposizioni a Cividale del Friuli e Lignano Sabbiadoro, passando per la mostra C.A.I presso il Museo di Arte contemporanea di Anagni, fino a presentare unopera scultorea a tema dantesco in Villa de Claricini a Bottenicco. In questi anni le sue influenze artistiche e le sue ispirazioni si sono evolute e la sua arte con esse.

INSTALLAZIONE

Tutto li materiale utilizzato proviene da riciclo /recupero.
L’installazione si svilupperà su una piattaforma circolare, creata con ghiaia e sabbia recuperata dal sito, 8 mt circa di diametro.
Circolare per avere un pensiero fluido senza angoli, spigoli, nulla che può impedire li guardare oltre, circolare a rappresentare li mondo per un messaggio globale.
Al centro verrà posizionato un “tappeto” creato con bottiglie di plastica, tappi, ecc. sullo stesso verrà posizionato un fiocco “cristallo “di neve gigante in cemento di colore nero.
lI fiocco di neve o “cristallo” gigante di colore nero rappresenta la morte di un eco
sistema soffocato dall’inquinamento dagli scarti dispersi dall’uomo nell’ambiente
Sulla superficie della piattaforma verranno tracciati dei “Graffi alla Natura” usando un semplice rastrello, come lartista fa nelle performances sulla battigia.
Proprio come accade sulla sabbia questi “graffi” sono effimeri, volutamente non permanenti, fruibili solo per il momento che la natura stessa vuole.
Questo messaggio sta a significare che la Natura vive in un suo equilibrio che noi in parte modifichiamo e che essa poi ritrova naturalmente, a eccezione di quei posti inquinati, cementificati, soffocati dalle immondizie dove la Natura muore.
Ecco perché graffi effimeri, mentre la parte centrale rimane invariata nella sua realtà morente.
Quindi i graffi cicatrizzano li “segno” che va via… mentre l’inquinamento lascia una piaga per sempre…
Nel tempo allartista piacerebbe tornare a graffiare la superficie con nuovi graffi, che avranno forme diverse in relazione allo stato d’animo emotivo del momento.
Inoltre di fronte al fiocco all’estremità della piattaforma circolare si trova un cubo di colore rosso, un punto di osservazione, di meditazione, dove qualsiasi visitatore possa sedersi e osservare e porsi degli interrogativi sul tema dell’inquinamento del nostro ecosistema.